Viviamo tempi di grande frammentazione. Chi, come noi del Partito dei Sardi, è mosso da incrollabile speranza, cerca di vedere in questa frammentazione una potenziale liberazione di energie, il possibile preludio a nuove aggregazioni, che potrebbero essere decisive per far sì che parte maggioritaria della società e della politica sarda si sposti su un terreno nazionale, di affermazione dei diritti e degli interessi della nazione sarda. Ma il dato fin qui più evidente è che questa polverizzazione sociale e politica nell’immediato rischia di rendere la Sardegna incapace non solo di esprimere un governo forte e credibile, che sappia fare dell’autodeterminazione e del cambiamento il suo cuore e la sua ragion d’essere, ma ancor più profondamente incapace di dare alla luce un governo che possa veramente parlare e decidere a nome dei sardi, di tutto il popolo sardo. Cosa tanto più urgente e necessaria quanto più sono pesanti e delicate le scelte che ci attendono.
Franciscu Sedda
Paolo Maninchedda