Codice etico
1. I candidati alle elezioni regionali della Sardegna (d’ora in poi, ‘i candidati’) nel sottoscrivere il presente codice etico si impegnano a rispettarne i contenuti.
2. I candidati si impegnano a costruire nel tempo, legalmente e democraticamente lo Stato della Sardegna, all’interno dell’Unione Europea intesa come Comunità di Stati.
3. I candidati ripudiano qualsiasi forma di lotta politica eversiva e violenta.
4. I candidati riconoscono e rispettano le regole della comunità politica sancite dalla Costituzione della Repubblica italiana e nel rispetto dell’art. 54, si impegnano ad adempiere alle funzioni pubbliche affidate con disciplina e onore, prestando giuramento nei casi stabiliti dalla legge.
5. Non sono candidabili le persone imputate in processi penali. Se la persona è stata assolta e pende un giudizio di impugnazioone, il divieto di incandidadilità non opera.
6. Non sono candidabili le persone che si trovino a qualsiasi titolo in conflitto di interesse con la Regione Sardegna. Si ha conflitto di interessi in tutti i casi in cui esiste un conflitto tra i doveri pubblici del candidato alla carica di consigliere regionale e un interesse privato e/o personale proprio, del coniuge o dei parenti entro il secondo grado, per il quale il soggetto possa conseguire, per effetto della funzione pubblica, un vantaggio specifico rispetto ad ogni altro componente della Giunta regionale o del Consiglio regionale.
7. Non sono candidabili quanti appartengano ad associazioni che comportino un vincolo di segretezza o comunque a carattere riservato, ovvero che comportino forme di reciproco sostegno, tali da porre in pericolo il rispetto dei principi di uguaglianza di fronte alla legge e di imparzialità nelle pubbliche amministrazioni;
8. Non sono candidabili alla carica di Consigliere regionale quanti abbiano già ricoperto l’incarico per due mandati anche non consecutivi.
9. I candidati si impegnano:
- a partecipare e svolgere la campagna elettorale con correttezza e uso trasparente delle risorse;
- a mantenere un comportamento coerente con l’impegno sottoscritto sulla base del programma presentato dalla lista di appartenenza;
- a adottare le misure più consone per evitare ogni situazione o relazione che possa condurre a un conflitto di interessi oppure, direttamente o indirettamente, compromettere lo svolgimento dei propri doveri;
- a rendere nota annualmente, nel rispetto della vigente normativa, la propria condizione patrimoniale e di reddito;
- a evitare, per fini e/o scopi personali, l’utilizzo delle risorse messe a disposizione in ragione dell’incarico;
- a rifiutare, non sollecitare, incoraggiare o accettare doni o benefici di qualunque natura, che non siano d’uso o di cortesia, da parte di persone o soggetti con cui si sia in relazione a causa della funzione istituzionale svolta;
- a non cumulare incarichi ulteriori rispetto alla propria funzione di consigliere regionale;
- a non favorire il conferimento di incarichi a propri familiari o a persone con cui si abbiano rapporti professionali;
- a assumere atteggiamenti rispettosi delle idee e delle opinioni di tutti i consiglieri regionali pur nella normale dialettica;
- a conformare la propria condotta al dovere istituzionale di servire la Comunità con diligenza e trasparenza, nel rispetto dei principi del buon andamento e imparzialità dell’Amministrazione e impegnarsi a svolgere il proprio mandato evitando situazioni e comportamenti che possano nuocere agli interessi o all’immagine della Pubblica Amministrazione;
- a sostenere la parità di genere nelle leggi e nelle nomine di competenza del Consiglio regionale.