
Noi abbiamo promosso, insieme ai Progressisti, la riunione delle opposizioni alla Giunta Solinas del 7 luglio 2022 proprio nell’intento di riaprire la discussione, di porre di nuovo il tema della Nazione Sarda e della Questione sarda, che è questione di libertà prima che di ricchezza, al centro della possibilità di recupero di una nuova stagione di dialogo tra le sinistre della Sardegna e il mondo sardista inteso complessivamente, nelle sue gradazioni e articolazioni democratiche.
Questo dialogo per noi è più prezioso delle elezioni del Parlamento italiano ed è investendo sulla fiducia verso le forze di opposizione (e non sulla loro proposta, che ancora deve essere costruita a partire da una visione globale della Sardegna) che piuttosto che suggerire l’astensione, o peggio, il non andare a votare, consideriamo l’intero ventaglio delle proposte contrapposte alla Destra italiana quello nel quale suggerire un’opzione di voto, con l’intento più di concorrere a costruire la coalizione vincente alle prossime elezioni regionali e di resistere ad avventure costituzionali di esito molto incerto che di promuovere una proposta politica interamente soddisfacente.
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